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Luciano Conti Coordinatore dell’Unità di Ricerca dell’Università degli Studi di Trento

È Professore Associato di Biologia Applicata presso il Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale ed Integrata (CIBIO) dell’Università di Trento. Laureatosi in Scienze Biologiche nel 1995 presso l’Università degli Studi di Milano, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Biotecnologie Cellulari all’Università di Brescia. Dal 2001 ha proseguito le sue ricerche presso l’Università di Edimburgo per poi rientrare in Italia nel 2004 e diventare Ricercatore di Farmacologia nel 2005. Dal 2013 svolge la sua attività didattica e di ricerca al Dipartimento CIBIO dove si occupa della messa a punto di modelli cellulari di malattie del cervello.

Le sue ricerche hanno portato a importanti risultati riguardanti la produzione di cellule staminali del cervello e neuroni sia da cellule staminali pluripotenti sia da tessuto cerebrale.

Ha una lunga esperienza nella biologia delle cellule staminali, focalizzata principalmente sullo studio dei determinanti molecolari che controllano la neurogenesi in vivo e in vitro, con particolare interesse per i meccanismi alla base dell’induzione neurale ed il differenziamento neuronale delle cellule staminali pluripotenti (PSCs). Negli anni ha acquisito un forte know-how nelle colture cellulari, la biologia molecolare e la caratterizzazione morfologica-funzionale e farmacologica delle popolazioni neuronali di mammifero.  Ha pubblicato oltre 80 articoli scientifici (h-index: 37, dato riferito a Google Scholar) su riviste indicizzate con elevato impact factor (ad es. Science, Nature Neuroscience, PNAS, Nature Reviews Neuroscience, Brain), diversi capitoli di libri, rassegne ed articoli divulgativi (p.es. Le Scienze) ed ha ricevuto molteplici finanziamenti per condurre ricerche di base sulla biologia delle cellule staminali e sui meccanismi della disfunzionalità neuronale e della neurodegenerazione.

Attualmente si occupa dello sviluppo di modelli in vitro di malattie neuropsichiatriche e neurodegenerative per lo studio delle basi molecolari di queste malattie e per la messa a punto di strategie terapeutiche farmacologiche e molecolari.

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